Credi tu questo? (Giovanni 11,26)
Le preghiere e le riflessioni per la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani del 2025 sono state redatte dai fratelli e dalle sorelle della Comunità Monastica di Bose, nel nord Italia. Quest’anno ricorre l’anniversario dei 1700 anni del primo Concilio ecumenico dei cristiani che si tenne a Nicea, vicino a Costantinopoli, nel 325 d.C.; questa commemorazione offre un’opportunità unica per riflettere e celebrare la nostra comune fede di cristiani, quale fu espressa nel Credo formulato durante quel Concilio, una fede ancora oggi viva e feconda.
Il testo biblico di riferimento per la Settimana tratto dal Vangelo Giovanni, 11, 17-27 –è stato scelto proprio in quest’ottica, e il tema precipuo “Credi tu questo?”, prende spunto dal dialogo tra Gesù e Marta, durante la visita di Gesù alla casa di Marta e Maria a Betania, dopo la morte del loro fratello Lazzaro…Quando Gesù la rassicura che suo fratello risorgerà, lei risponde proclamando la sua fede religiosa: “Sì, lo so; nell’ultimo giorno risorgerà anche lui” Gesù la conduce oltre, dichiarando il suo potere sulla vita e sulla morte e rivelando la sua identità di Messia: “Io sono la risurrezione e la vita. Chi crede in me, anche se muore, vivrà; anzi chi vive e crede in me non morirà mai” Dopo questa sorprendente affermazione, Gesù pone a Marta una domanda molto diretta e profondamente personale: “Credi tu questo?”
Come Marta, i primi cristiani non potevano rimanere indifferenti o passivi di fronte a queste parole di Gesù che toccavano e scrutavano il loro cuore. Cercarono, quindi, fervidamente, di dare una risposta comprensibile alla domanda di Gesù: “Credi tu questo?”. Analogamente, i Padri di Nicea si sforzarono di trovare le parole giuste per esprimere il Mistero dell’Incarnazione e della Passione, Morte e Risurrezione del loro Signore nella sua interezza.